Un totale di 3.915 km: è questa la distanza che Arianna, liberata nel 2006 nella Gravina di Laterza (TA), percorse in poco meno di un mese per raggiungere l'area di svernamento africana in Mali.
Partita da Laterza (TA) il 23 agosto 2006, Arianna raggiunse la Sicilia dopo una settimana ed il 1 settembre sorvolò l'isola Marettimo, situata nell’Arcipelago delle Egadi (circa 30 km ad ovest dell'estremità nord-occidentale della Sicilia), per poi attraversare i 130 km di mare che la separavano dalla Tunisia.
Il piccolo avvoltoio, dopo aver sostato alcuni giorni nei pressi della città tunisina di Sbetla, attraversò il Sahara e giunse in Mali il 16 settembre, 25 giorni dopo la sua partenza da Laterza. Il 20 settembre si insediò nell'area centro-orientale del Mali, nella quale trascorse la maggior parte dei successivi due anni e mezzo.
Il 4 aprile 2009 Arianna iniziò la migrazione verso nord sino a raggiungere l'Algeria, dove trascorse cinque mesi, per poi dirigersi nuovamente verso sud, in settembre, e sistemarsi in Mauritania durante l'inverno seguente, circa 1.000 km più ad ovest rispetto all'area di svernamento del Mali (in questa zona della Mauritania svernano, solitamente, i capovaccai spagnoli).
Il 24 marzo 2010 Arianna lasciò la Mauritania per fare ritorno in Italia: il 15 maggio 2010 raggiunse la Basilicata ed il 13 agosto l'ornitologo e socio CERM Matteo Visceglia la fotografò e filmò a circa 25 km dal sito di rilascio (http://goo.gl/maps/AFzvP).
Il 15 agosto il giovane capovaccaio lasciò la Basilicata per migrare nuovamente in Africa. In Tunisia, purtroppo, si ferma la sua storia perché la radio satellitare, che già mostrava qualche problema, cessò di trasmettere il 29 agosto 2010, dopo oltre quattro anni di funzionamento.